(ROMANZO)
Lo stesso destino beffardo che lo aveva perseguitato in vita si accanisce in modo a dir poco sorprendente su Federico Fuscelli, il protagonista del romanzo di Maria Luigia Chiosi, un “povero Cristo” che giunto al termine del suo percorso terreno si ritrova catapultato nell’al di là in una dimensione superiore che nessuno conosce, parcheggiato nel corridoio buio che porta all’obitorio accanto ai cadaveri di tre giovani morti in un incidente stradale. Per il mondo dei vivi è morto e per il mondo dei morti è ancora vivo. Sogno? Illusione? Realtà? Speranza? In tale insolita condizione non gli resta che rassegnarsi ed aspettare che arrivi veramente il suo turno, “Nell’Attesa” appunto, come dichiara da subito il titolo. E, intanto che aspetta la morte che sognava come liberazione dopo aver lottato per l’intera vita, rivede tutta la sua esistenza. È una storia complessa quella di Federico, che è del resto simile alla vita di molti altri esseri umani e che si intreccia con tante circostanze e situazioni riconoscibili, con il bene e con il male del mondo. Con una capacità di rara penetrazione insieme immaginativa e psicologica, Maria Luigia Chiosi dà vita in queste pagine a un protagonista indimenticabile, consegnando insieme ai connotati del suo ritratto la radiografia della sua anima. (Dalla prefazione di Paolo Ruffilli)