«La scrittura di Barbara Herzog sembra procedere per incisioni. I versi, le idee, le immagini stesse ci appaiono sulla pagina lasciati da un punteruolo finissimo. Chi cerca poesia consolatoria o scandalo da "scrittura femminile" stia alla larga da queste pagine. Qui si consumano combustioni altissime, schegge di follia, visioni pallide come spettri, pagine di diario fatte di materia che scotta. [...]». Davide Rondoni