Non si fa fatica a rilevare in Ivo Gigli poeta una riminesità scevra da provincialismi, lo sberleffo di Lorenzo Stecchetti, la pensierosità di Dino Campana, la condivisione del Ça ira di Giosuè Carducci, le variazioni timbriche di Giorgio Morandi…, il giro largo della grande poesia universale. (dalla Prefazione di Pierpaolo Benedetti)