Nicolini Flavio

Nicolini Flavio
(Santarcangelo 1924-2015). Laureatosi in Lettere e Filosofia con una tesi intitolata Questioni di cinema educativo, nel suo primo film, La bambola (1952),  applica nuove idee sul cinema come strumento didattico. Ha lavorato come maestro elementare fino al 1964, proponendo una scuola d’avanguardia basata sulla libera utilizzazione del disegno e della pittura. Come narratore esordisce negli stessi anni con il ‘feuilleton’ Hertz im Sturm (“Alba Illustrierte Verlags”, 1962), con le novelle per “Bella” e “Marie Claire”, mentre sperimenta testi di fumetti per ragazzi. Lasciato l’insegnamento, dagli anni Sessanta comincia a lavorare per il cinema: collabora con Elio Petri ne I giorni contati (1962) ed è aiuto regista di Michelangelo Antonioni in Deserto Rosso (1964). Per la RAI scrive soggetti e copioni di carattere storico, sociale e fantascientifico: Sul filo della memoria (1971), Dedicato a un medico (1971), Cromwell, ritratto di un dittatore (1974), Gamma (1974), La traccia verde (1975), ESP (1976), Il giovane Freud (1980), Olga e i suoi figli (1985), Diventerò padre (1987), Paolo e Francesca (1990). Nel 1986 esce il primo romanzo, La Regina di Polonia. Romanzo di intime avventure viaggi ritorni e lutti e tormenti scritto con parole e con figure, accompagnato da tavole e disegni a dialogo con la scrittura. Seguono i Racconti della cronaca (“L’Unità”, 1993-1994), riproposti nel 1999 in volume (Doppia fucilazione, con prefazione di Raffaello Baldini), il romanzo Da nessuna parte (1995), Il reuccio. Monologo e voci (2001), Maestro (2001), Francesca (2004). Agli inizi degli anni ’70 ‘inventa’ il Festival del Teatro in Piazza a Santarcangelo di Romagna, divenuto ben presto, grazie all’allora direttore Piero Patino e al sindaco Romeo Donati, un evento di importanza internazionale.