Una poesia che accetta di misurarsi con la Storia è la nuova raccolta di Lilia Slomp Ferrari Nel lampo di Hiroshima, in una chiave personalissima che, pur scegliendo un inevitabile tracciato drammatico imposto dalle vicende da cui si muove, tuttavia nelle soluzioni verbali trova la sua levigatezza e una cadenza musicale inseguita e realizzata attraverso un intreccio sapiente di assonanze e di rime. Al centro del libro, naturalmente, sono l’evento terribile che dà il titolo alla raccolta e il suo ancora più terribile lampo di luce evocato. E, dopo il lampo di quella luce esplosa dentro se stessa, ecco chiamato in scena “il silenzio” che ne consegue e che, ossimoro portante, “è così parlante” da risultare assordante. (Paolo Ruffilli)