Dieci racconti che concertano il fantastico, il misterioso e la tangibile immediatezza per destare curiosità e turbamento. Qui il pensiero cessa di essere ineffabile nella misura in cui diventa infedele alla coscienza e viene captato grazie soprattutto a questa opposizione. Così la realtà registrata viene diffratta irremissibilmente in dissonanze erratiche e imprevedibili. Guizzi di sconcertante ironia sull’animo umano in perenne differenziazione, sull’inquietudine del pensiero e della coscienza, queste storie di Pavlos Jerenis, aspre e tenere, di una novità assolutamente idiomorfica, offrono al lettore oblique e intricate intersezioni.