POESIE
Il ricorso all’immaginario sublime della rosa si intreccia in chiave raffinata alle dinamiche dell’amore in questo nuovo libro di Giovanni Sato, L’impossibile fra le rose. La simbologia della rosa, che può rappresentare in modo ambivalente tanto l’amore passionale quanto la purezza e la verginità, l’elevazione spirituale e la vanità, il segreto, la bellezza, la sensualità, era già il campo di una precedente raccolta e qui torna con ancora più sottile pregnanza ed eleganza. Al flusso vitale il pensiero impone, per interferenze puntiformi, un andamento più lineare, alla luce di quell’intelligenza a cui si vuole commisurare ogni atto e gesto, oltre che ogni cosa e circostanza. La pacatezza del pensiero frena dunque l’ansia che emerge, risolta e illuminata nelle immagini, per quello che agli occhi del poeta appare sempre più nel segno della consapevolezza come occasione di maturazione e di vera conoscenza. Se la vita inafferrabile scorre come un fiume, bagnando appena le cose che travolge, la risposta non è il ripiegamento su se stessi, ma l’invito a riconoscere l’effettiva ricchezza di ciò che abbiamo sotto gli occhi e che è stata ed è l’esperienza del nostro vivere. Siamo dentro una prospettiva panica che, attraverso i petali della rosa, testimonia metaforicamente nel volgere ciclico delle stagioni insieme del dramma e della speranza dell’uomo, diviso tra un modo critico di interrogare la realtà e l’abbandono alle verità che gli vengono dall’essere “Uno” con la totalità del cosmo. (Dalla prefazione di Paolo Ruffilli)