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Il carcere

  • Lingua italiano
  • Pagine 153
  • Formato pdf (digitale)
  • Anno di pubblicazione 2022
€ 1,00
iva inclusa
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Il carcere risulta scritto tra il 27 novembre 1938 e il 16 aprile 1939, iniialmente col titolo Memorie di due stagioni. È uno dei due brevi romanzi (l’atro è La casa in collina, scritto circa dieci anni dopo), pubblicati da Einaudi nel 1948 nel volume Prima che il gallo canti.
Qui, il protagonista è Stefano che, per ragioni politiche, è al confino in un paese del meridione. La blanda ma amara prigionia lo porta ad estraniarsi da tutto e lo conduce ad una forma di apatica angoscia che sfocia in una sorta di psicosi che lo fa sentire continuamente imprigionato dalle quattro pareti di una cella. Partecipa alla vita della comunità, intreccia una relazione – ma la malmaritata Elena si concede corpo ed anima e Stefano si ritrae gelidamente non appena sente una spinta a un maggior coinvolgimento – stringe amicizia con Giannino, ma appare quasi sollevato quando questi viene arrestato per violenza su una minorenne, come se Giannino rappresentasse l’ultimo ostacolo verso la più completa solitudine. Volontariamente si preclude di poter scambiare quel minimo di calore umano che potrebbe abbattere quelle mura di “carcere” nelle quali si sente confinato. Desidera solo “Concia” la ragazza “bella come una capra” ma estremamente bislacca che sembra impersonare, trasfigurata come in sogno, la terra selvaggia che lo ospita. Da quella gente così diversa, dal bonario maresciallo, dai giovinastri facoltosi e oziosi, anche un intellettuale come lui ha tanto da imparare. Quando finalmente arriva il condono Stefano porterà comunque con sé quel carcere.

 

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