Sono passati dieci anni da quella notte in cui nostro figlio Lucio veniva coinvolto in un incidente stradale che lo ha portato in fin di vita.
Da quell’istante – pur drammaticamente – ha fatto irruzione nella nostra vita una Presenza talmente presente che ogni giornata (starei per dire in ogni istante) ha assunto uno spessore, un’intensità, una luminosità come mai prima avevamo vissuto.
I quaranta giorni di coma, seguiti dai mesi d’ospedale, e quelli poi a casa sono stati uno spettacolo di Grazia che scorreva sotto i nostri occhi. Un succedersi di avvenimenti che via via trasformavano miracolosamente non solo il corpo di Lucio ma tutti i rapporti, vecchi e nuovi, irrompendo in noi come un fiume in piena.
(D. B.)