Deledda Grazia

Deledda Grazia
(Nuoro 1871 - Roma 1936) inizia a scrivere giovanissima, il suo primo romanzo Fior di Sardegna esce nel 1892, seguito da Anime oneste nel 1895. Nel 1900 si stabilisce a Roma dove rimarrà fino alla morte, trasferendosi, di tanto in tanto per trascorrere le vacanze, a Cervia, la cittadina sull’Adriatico che le ha conferito “Postmortem” la cittadinanza onoraria. A Roma vedono la luce le sue opere più famose: Elias Portolu, Cenere, L’edera, Canne al vento, Marianna Sicra. Nel 1926 riceve, seconda donna ad essere insignita di tale onorificenza, il Nobel per la letteratura. La sua ultima opera (che lasciò incompiuta) è un romanzo autobiografico, Cosima, apparso postumo nel 1937. Le sue spoglie sono custodite nella chiesetta della Solitudine ai piedi del Monte Ortobene di Nuoro.