Delle differenze fra Platone ed Aristotele


Collana Scintille n. 23
  • ISBN 9788887518160
  • Lingua italiano
  • Pagine 96
  • Formato cm. 12 x 17
  • Anno di pubblicazione 2001
  • Traduzione e cura di Moreno Neri
€ 15,00
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Il bizantino Giorgio Gemisto Pletone, in occasione del Concilio dell'Unione a Firenze, nel 1438, tenne per gli umanisti italiani una serie di conferenze. Furono racchiuse, poco dopo, dallo stesso Gemisto in una versione riassuntiva intitolata De differentiis. Nel 1492, Marsilio Ficino nella dedica a Lorenzo de' Medici della sua traduzione di Plotino non esita a far cominciare proprio da qui un’epoca nuova. Infatti, Cosimo de’ Medici: ''udì spesso un filosofo greco di nome Gemisto parlare, come un altro Platone, dei misteri platonici (...) fu così ispirato, così profondamente conquistato che, da quel momento, concepì nella sua mente un’Accademia da creare alla prima occasione favorevole'', il cui compito sarebbe stato la ''translatio'' di tutte le dimensioni e tutti i tesori del mondo classico platonico ed ermetico.
Nel De differentiis l’originalità di Pletone, particolarmente ardita al suo tempo, è assoluta. Vero e proprio manifesto platonico, questo testo denso e arduo mette in gioco i termini contrapposti di due diversi atteggiamenti dello spirito.